Escursionismo
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Testa
Grigia m.3314
- da
Gressoney la Trinitè
Periodo
consigliato:
1 luglio – 30 settembre Difficoltà:
EE
Partenza:
Gressoney-la-Trinitè m.1630 Dislivello:
1684 m. Segnavia:
10 – 10c
Durata
andata: 4:30 - 5h
Dalla
piazza di Gressoney la Trinitè (nei pressi della chiesetta), parte il
sentiero n. 10, che sale subito sul
ripido fianco della montagna tra i larici. Dopo circa mezz'ora c'è
il primo bivio, sempre dentro al bosco. Voltare a destra, sul
segnavia 10c. Terminato il bosco si raggiunge lo splendido alpeggio
Hoggen Stein. Procedere pochi metri in direzione del Rothorn, poi
svoltare a sinistra (segnavia poco visibile) per passare su una
cengia stretta ed un po' esposta che riporta sul fianco erboso della
montagna che era stato aggirato prima di giungere all’alpeggio.
Proseguire
con rapidi cambi di direzione su un bel pendio erboso fino a
giungere al tratto di roccia attrezzato con un cavo metallico,
superato il quale si affrontano i dolci altipiani che portano all'ex
bivacco Cozzi. Rimane il basamento della vecchia costruzione.
Procedere
leggermente verso SX seguendo i riferimenti sempre più rari. Qualche
ometto indica la via per l'attraversamento di un piano di sfasciumi.
Tratto innevato ad inizio stagione. Segue un tratto molto ripido che
punta dritto verso la cresta del Monte Pinter. Quindi i segnavia
deviano parallelamente alla cresta fino a giungere ai piedi del
colletto che separa la Testa Grigia dal Monte Pinter. Ora
manca solo la ripida salita finale per giungere al colletto.
Avanti,
in direzione nord, c'è la facile cresta della Testa Grigia. Il
sentiero percorre interamente il crinale, per diventare esposto nei
pressi di una serie di caratteristici gendarmi. Un primo tratto
attrezzato con catena aiuta l'escursionista ad un passaggio delicato
sul filo della cresta. Quindi segue uno sbarramento che si aggira o
arrampicando o
procedendo sotto il filo di cresta, camminando sul versante di
Trinitè, servendosi di corde fisse. In pochi minuti si giunge in
vetta.
Relazione e fotografie: M.Prella
Biv.
Umberto BALESTRERI M. 3142
Il percorso per raggiungere il piccolo bivacco di 3-4 posti é
classificabile come escursionistico difficile EEA.
Si trova sulla cresta dei Cors, funge da appoggio per la salita alla
punta omonima o per la traversata dalla Valtournenche alla Valpelline.
Il sentiero é presente solo nella prima parte della salita. La parte
alta del tracciato é molto ripida, richiede l'uso delle mani per
progredire. Va affrontato assolutamente senza neve. Consigliabile l'uso
del caschetto.
Dal parcheggio accanto al campo Golf di Cervinia attraversare il
sottopasso in cemento e imboccare il sentiero per il biv. Bobba.
Ci sono 2 sentieri. Il primo è più diretto, sale per la carrozzabile
fino ad immettersi dritto nel canale, costeggia il torrente fino a
quando il sentiero per il Bobba gira a
sx. Lasciare il sentero e girare a destra verso l'alpeggio.
Il secondo percorso segue il segnavia n.11. Passare sul ponticello di
legno e proseguire verso dx per eseguire un ampio ma agevole tornante
fino a raggiungere lo stesso alpeggio diroccato.
Oltrepassare l'alpeggio puntando in verticale verso rade tracce di
sentiero ripido
(ometti) fino ad una spalla erbosa dove si attraversa a destra.
Proseguire a mezza costa attraversando un paio di cascatelle. Seguendo
tracce sbiadite di vernice rossa e gialla si sale ad un passaggio assai
esposto, molto ripido, un canalino con erba e roccia. Passato il
torrentello salire sempre in traverso sul pendio erboso fino ad
avvicinarsi al bordo del vallone col ghiacciaio. A questo punto salire
a zig-zag cercando le tracce di vernice (molto sbiadite) e gli ometti.
La difficoltà più grande è proprio la ricerca delle tracce. Rimanere
vicini per evitare i danni da cadute di pietre. Tempo di salita 3:30 -
4
ore.
L'abbiamo raggiunto nel Luglio del 2009.
Relazione e fotografie: Mauro Prella
Corno
BIANCO m.3320 (Valsesia)
Difficoltà EE con qualche passaggio di semplice arrampicata al passo
d'Artemisia.
Ore 5,30. Dislivello 1960 m.
Da Riva Valdobbia si risale la Val Vogna sino a S.
Antonio dove termina la strada (m.1370). Si deve
parcheggiare prima di S. Antonio a causa dei divieti.
Scendere
brevemente su sterrata, per poi proseguire in direzione dell´ ospizio
Sottile. Dopo circa un quarto d´ ora, sulla destra si alza il sentiero
che risaliti i pascoli in circa due ore conduce al Rifugio Carestia.
Dal rifugio su buon sentiero segnalato si prosegue con lunga
traversata, passando dall´ Alpe Rissuolo (m.2264) e giungendo prima al
Lago Bianco, (m.2332), quindi al Lago Nero (m.2672). Attaversato l´
emissario del lago, per tracce ci si porta al Passo dell'Artemisia,
attrezzato con catene su roccia ripida, solitamente bagnata, ritrovando
più sopra il sentiero (bolli) che si inerpica fra le rocce gradinate
fino ad un ripido canalino che porta alla cresta sud-est, seguendo la
quale con facile e a volte aerea arrampicata (I) si raggiunge la vetta
(m.3320).
L'abbiamo salito il 5 settembre 2010 in 4ore 20min.
Fotografie: Mauro