Biv. Gino Rainetto
m.3047
Dislivello 1388 m. Tempo salita: 4h.
Difficoltà: EE
Risalendo la Val Veny si arriva
fino ai casolari di La Visaille (1659 mt). Da qui proseguire a piedi seguendo prima
le indicazioni per il lago del Miage e successivamente quelle per il
Rainetto che si trovano nei pressi del bar Combàl.
Si imbocca un comodo sentiero quasi pianeggiante che costeggia
l'imponente morena del ghiacciaio del Miage. Si procede a sinistra in
diagonale per portarsi alla base del vallone che si incunea tra
l'Aiguille de Combal ed il Mont Tseuc. Nella parte più in alto si
troverà qualche nevaio da attraversare, attrezzarsi con calzature
adatte.
Inizialmente si chiamava Biv. Giovane Montagna.
Ascensioni: Petit
Mont Blanc (3.424 m.), Aiguilles de Trélatête (3.911 m.), Aiguille de
l'Aigle (3.517 m.)
Fotografie: M.Prella, A.Panseri
Bivacco IVREA m.2770
Tempo salita: 4h. dalla diga del Teleccio Difficoltà: EE
Partendo da Noasca ci si impiegano 6 ore, per cui abbiamo optato per la
salita dal vallone di Piantonetto. Dal rif. Pontese attraverso il Colle
dei Becchi m.2990 ci si impiegano circa 4 ore. L'abbiamo raggiunto il
10 luglio 2010.
Dalla diga del Teleccio m.1917 si giunge al rif. Pontese in 50-60
minuti. Si prosegue attraversando il torrente, sul sentiero da non
sottovalutare fino al colle che divide il Becco Meridionale della
Tribolazione al Blanc Giuir, ore 2:15. Al colle il sentiero scompare
quindi bisogna fare attenzione ai segni rossi e bianchi che affiorano
sulle rocce tra la neve. Da qui si prosegue in discesa su facili canali
di neve e tratti di sfasciumi. Si risale per qualche metro e si
attraversa su terreno pressochè pianeggiante
fino a riprendere tracce di sentiero che scende
comodamente al bivacco.
Il biv. Ivrea è situato nel bel mezzo del Vallone Gias della Losa su
una
collinetta erbosa.
Fotografie: Alberto Panseri, Mauro Prella
Ferrata
NITO STAICH al monte Tovo
Tempo di salita dall'attacco h 1:30 -- Dislivello
ferrata: 180m. circa
Da
Oropa percorrere il primo tratto di strada asfaltata verso la galleria
Rosazza. Giunti ad un tornante, nei pressi di un pilone,
imboccare la strada della Pissa.
In 20 minuti arriveremo ad una ampia
curva con un traliccio ed una cappelletta, appena oltre si trovano i
cartelli che presentano la via
ferrata. Imboccare il sentiero che in pochi minuti porta all'attacco.
Attrezzatura necessaria: caschetto, imbragatura, doppia longe con
dissipatore.
Non bisogna percorrere la via se c'è pericolo di temporali. Non
percorrere la via in discesa.
La ferrata termina al traliccio della funivia dove parte una traccia di sentiero per la discesa, sul versante opposto.
Attenzione all'erba scivolosa e ad eventuale neve. Ore 0,40.
L'abbiamo percorsa il 25 settembre 2011.
Fotografie: Mauro Prella